TERRAZZE ROMANE - IN VIAGGIO NEI DEHORS PIU' COOL DELLA CAPITALE

Tempo d’estate, tempo di terrazze romane. La città eterna, con la sua bellezza raggiante, è un brulicare di locali che animano i quartieri più alla moda con dehors e terrazze panoramiche in cui concedersi un momento di relax all’insegna del gusto e del divertimento. Ce n’è per tutti gli stili, le tasche e i palati: dalle location perfette per una cena gourmet alle pizzerie dei grandi maestri, dalle colazioni ai pranzi in stile bistrot, passando per i rooftop con vista panoramica nel cuore di Roma sino ai grandi spazi in stile “festa di paese”, ma in città.

Iniziamo con una novità che arriva puntuale a instillare dosi massicce di vitalità nell’estate capitolina. Parliamo di Ripa Grande, uno spazio polivalente unico che torna a dare forma ed energia a un angolo della "Roma sparita". Una grande rinascita per questo meraviglioso spazio, che è posizionato dove un tempo sorgeva l’antico porto fluviale della città di Roma (il Porto di Ripa Grande per l’appunto). Ripa Grande (ex Borgo Ripa) prende vita grazie a una proprietà rinnovata – una cordata di imprenditori romani – e annuncia le sue grandi novità. Un vero e proprio borgo nel cuore di Trastevere, con un grande giardino di circa 1.500 metri quadri (e 400 posti seduti), una terrazza con vista unica (disponibile solo per eventi privati) e uno spazio al chiuso di 700 metri quadri adibito a spazio museale, che verrà arricchito da una programmazione di contenuti artistici ed eventi periodici (privati e non). Una location aperta per l’intera città, perfetta anche per matrimoni (all’interno del borgo è presente una romantica chiesa consacrata), feste aziendali, set cinematografici e photo shooting. Tanto intrattenimento di livello, tra live music, stand-up comedy, talk, presentazioni e spettacoli di visual art, e un’offerta food and drink che spazia dall’aperitivo all'after dinner (informazioni al 375/81.55.554).

Grande novità del nuovo Ripa Grande è la parte destinata alla ristorazione. Nella location si inserisce infatti la nuova pizzeria Sant’Isidoro Ripa Grande.

Questa nuova apertura targata Pizza & Bolle si aggiunge agli altri tre locali del Gruppo, San Martino al Gasometro (con la pizza romana di Alessio Muscas), Sant’Isidoro a Prati (con la pizza napoletana di Giovanni Nesi) e San Biagio (con la pizza in teglia di Mauro Pedone). La pizza è la stessa di Sant’Isidoro a Prati: parliamo di una napoletana contemporanea (tra le migliori di Roma) con il cornicione ben pronunciato ma con un impasto che la rende leggera come una nuvola, senza tralasciare un accenno crunch del bordo.

L’artefice di tutto questo è il pizzaiolo napoletano Giovanni Nesi - classe ’89 - che da buon pizzaiolo partenopeo ha sposato la causa della pizza napoletana con vera devozione. Il suo impasto ha un’idratazione al 78%, con una lievitazione minima di 36 ore, ed è realizzato con una miscela di 4 farine nobili diverse provenienti da grani antichi (principalmente una 0 ed un’integrale).

Anche il menu è più o meno lo stesso della pizzeria di Prati: a partire dalle più iconiche (come A Mazara, con Stracciatella di Andria, Gambero Rosso crudo di Mazara del Vallo DOP, bisque di gamberi, zest di limone candito, pepe, foglie di menta ed olio EVO, e la Sant’Isidorto (con Fior di latte dei Monti, crema di zucchine, polvere di olive, datterini gialli, chips di melanzane, cipolla in agrodolce, crema di peperoni arrosto, mentuccia ed olio EVO); passando per le più eccentriche, come la Puttanesca di Tonno (con Salsa alla puttanesca, Tonno sott’olio, polvere di olive, salsa di prezzemolo, fiori di cappero ed olio EVO) o la Gricia in Agro (con Fior di latte dei Monti, guanciale, pecorino romano DOP, cipolla in agrodolce ed olio EVO), fino ai grandi classici (Margherita, Provola e Pepi, Capricciosa, Diavola, Fiori e Alici e altre).

Presente anche la sezione dei fritti: supplì in diverse versioni, crocchette, montanarine, frittatine, fiori di zucca e altro. Ovviamente, come si intuisce dal nome, anche qui da Sant’Isidoro a Ripa Grande i grandi protagonisti sono sempre due: la pizza e le bollicine, con una carta di Champagne, Franciacorta, Trento DOC, Rifermentati e altre Cuvée pregiate davvero esclusive per delle pizzerie. Per sdoganare un po’ la solita accoppiata pizza e birra. Qui a Ripa Grande San’Isidoro propone in pairing, oltre alle consuete bolle, una drink list creata ad hoc, tra signature cocktail, grandi classici e analcolici.

Il nuovo Sant’Isidoro Ripa Grande non è un’apertura stagionale, ma una nuova apertura a tutti gli effetti: il locale rimarrà operativo tutto l’anno, utilizzando anche gli spazi interni dall’autunno in poi. Nel nuovo Ripa Grande c’è spazio anche per il dolce: in questo caso del vero gelato 100% artigianale e italiano, quello firmato dal maestro gelatiere e pasticcere siciliano Alessandro Giuffrè. Infine, all’interno del grande giardino è presente un cocktail bar, operativo dall’ora dell’aperitivo fino all’orario di chiusura, dove poter gustare una mixology d’autore, tra grandi classici e signature drink. Spazio anche alla parte analcolica. Presente anche un bar interno, operativo dall’autunno in poi.

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INDIRIZZI E DEHORS AL TOP PER GLI AMANTI DELLA PIZZA

Restando in tema di pizza, come non parlare di Diego Vitagliano, in via Flaminia 525. La sua è una vera passione per gli impasti. Una pizza contemporanea che non dimentica la tradizione napoletana. Il maestro pizzaiolo Diego Vitagliano fino ad oggi ha collezionato numerosi riconoscimenti (3 spicchi per la Guida Pizzerie d’Italia Gambero Rosso 2023, 3a posizione 50 Top Pizza nel 2022, 5a posizione 50 Top Pizza World 2022, miglior pizzeria al mondo 2022 per Big 7 Travel, 3 pizze per le Guide de L’Espresso e molti altri) e ha aperto 4 pizzerie in giro per il mondo (Napoli, Pozzuoli, Roma e Doha).

La sua pizza è una napoletana contemporanea, leggera e altamente digeribile, morbida con un po’ di croccantezza, ma negli ultimi anni Diego si è cimentato in diverse tipologie di impasti, dalla pizza baciata a quella croccante. Grande attenzione alla proposta gluten free. La novità è che a breve la location di Roma inaugurerà un giardino segreto, con circa 30 coperti all’aperto, per cui rimanete sintonizzati sul sito Diego Vitagliano.

Altri due must per gli amanti della pizza sono quelli di San Martino Pizza & Bolle e Sant’Isidoro Pizza & Bolle. Il primo, in Lungotevere di Pietra Papa 201, è il regno della pizza romana firmata Alessio Muscas - del gruppo Pizza & Bolle, che oltre a San Martino comprende anche Sant'Isidoro (pizza napoletana) e San Biagio (pizza romana in teglia). Ovviamente parliamo di una pizza romana gourmet, realizzata con impasto steso a mano e topping elaborati e studiati come un piatto di alta cucina, calibrati alla perfezione per il disco di pasta basso e croccante. Nel locale (come negli altri die di Pizza & Bolle) i grandi protagonisti sono sempre due: la pizza e le bollicine, con una carta di Champagne, Franciacorta, Trento DOC, rifermentati e altre cuvée pregiate davvero esclusive per delle pizzerie; per sdoganare un po’ la solita accoppiata pizza e birra. Il dehors è ampio, con un panorama urbano suggestivo: la riva ostiense del Tevere con il Gasometro protagonista (90 posti all'aperto). Il secondo, in via Oslavia 39, è invece il regno di Giovanni Nesi, autore di una pizza napoletana contemporanea, con il cornicione ben pronunciato ma con un impasto che la rende leggera come una nuvola senza tralasciare un accenno crunch del bordo. Siamo nel quartiere Prati, uno dei più eleganti di Roma, e nell'ampio dehors si respira tutta l'atmosfera dell'estate romana (70 posti all'aperto). Un’atmosfera da “festa di paese” in città è invece quella che si respira da Pietralata – Pizzeria di Quartiere, in via di Pietralata 146, dove assaporare una pizza all'italiana (né romana né napoletana) realizzata con un mix di farine bio italiane e lunghi tempi di lievitazione. Centrale la selezione di materie prime per i topping, provenienti da piccole aziende agricole scelte con grande amore.

Un giardino illuminato da tanti fili di lucine e luminarie danno agli ospiti l'impressione di trovarsi un borgo in festa. Ma siamo a Roma, in uno dei quartieri della movida (circa 200 posti all'aperto). Un dehors futuristico da circa 40 posti vi attende invece da Extremis, in via del Casale Rocchi 22, un locale colorato e di design, dove l’arte è di casa. Una storia di tre amici veri (Mattia Lattanzio, Giovanni Giglio, Edoardo Cicchinelli) che si uniscono per dar vita ad un progetto originale. Fritti da urlo (con i Lingotti in primis, un vero esempio di food design italiano) e un format unico nel suo genere che punta tutto sul divertimento e sull’experience, intesa come viaggio a 360 gradi che parte dalla pizza e che arriva altrove. Tutto questo e molto altro è Extremis, la pizzeria in zona Pietralata a Roma che, ad un anno dall’apertura, rilancia e rivendica con orgoglio il suo essere “estremo”. E lo fa in grande stile con un menu tutto nuovo, tra grandi classici, remakes e Pizze Extremis come la pizza Kebab. Grande spazio anche alla parte veggy. A breve saranno annunciati una serie di eventi dove nulla è come sembra… per la serie “Lo famo estremo?!”

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TRA SALOTTI NEL VERDE E ROOFTOP PANORAMICI

Il Salotto dell’Aventino: è così che è conosciuta la sede storica di Casa Manfredi, in viale Aventino 91/93. La prima, aperta nell'agosto del 2015, alle quale ora si sono aggiunte quella di Casa Manfredi Teatro e il corner nel boutique hotel Palazzo Naiadi. Siamo nel regno di Giorgia Proia, la pastry chef, e Daniele Antonelli, il frontman, coppia nel lavoro e nella vita. Destinazione celebre per la colazione (i croissant di Giorgia sono tra i migliori della capitale), ma la grande novità è la linea food per pranzo firmata dalla nuova chef Ornella De Felice (ex Coromandel, Tenuta della Mistica, Altrove).

Un menu maggiormente strutturato rispetto al format precedente più light. Sempre presente l'offerta di pasticceria e caffetteria, con gelato nella bella stagione e i grandi lievitati durante le festività. Bellissimo e ampio il dehors del locale, un vero e proprio salotto a cielo aperto nel cuore dell'Aventino, perfetto dalla colazione all'aperitivo.

Last but not least, il rooftop del 47 Circus Roof Garden, in via Luigi Petroselli 47, di cui il G-ASTRONAUTA vi ha già raccontato qualcosa qui. La prospettiva dall’alto del centro di Roma qui è incantevole: Circo Massimo, Bocca della Verità, Piazza Venezia e Trastevere in un solo colpo d'occhio. Un roof garden con un cucina gourmet mediterranea firmata dallo chef Michele Giovannini, dove la sostenibilità è grande protagonista. Siamo al 47 Boutique Hotel, il posto giusto per visitare Roma vivendo un’esperienza all’insegna del divertimento, dell’arte e della sostenibilità.

Il 47 Circus Roof Garden sceglie volutamente di posizionarsi all’area aperta, totalmente en plein air, per godere appieno dell’ambiente circostante come in una sorta di barca a vela (i tavoli sono all’aperto durante tutto l’anno, sono presenti ombrelloni che li riparano nelle giornate assolate e vetri antivento). L’intento è quello di assaporare non solo i piatti gourmet, ma la natura in tutta la sua interezza: il sole, le nuvole, il ponentino romano, tra i colori delle piante che cambiano, per vivere la stagionalità di Roma, che fortunatamente gode di temperature miti e giornate splendide per quasi tutto l’anno. Un totale di 40 coperti per un’esperienza immersiva, gustando una cucina ricercata davanti a un panorama unico. Location perfetta anche per un aperitivo esclusivo sui tetti di Roma.

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